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Quaderni on line di andata e ritorno…a Cuneovualà 2020 (ventesima puntata – Giovanni Cocco)

[rubrica a cura di Ivana Mulatero, ideatrice e curatrice della rassegna CuneoVualà]

“Quando, viaggiando, si lascia che la ‘fiaba’ si infiltri dentro tra i ricordi, le conoscenze, il mondo che vediamo, allora la curiosità si mescola all’immaginazione. I suoni diventano anche colori e viceversa, gli oggetti prendono vita e noi stessi cominciamo a giocare. È sul filo di queste emozioni, sottili e poco rumorose, che mi piace soffermarmi e disegnare sul mio libretto”. Così scriveva Giovanni Cocco nel 2008 quando presentò un suo taccuino disegnato alla Biennale di Clermont Ferrand. Ci pare proprio un incipit adatto per introdurre questa mirabolante mappa che ci ha inviato e che fu realizzata vent’anni prima dell’esposizione a Clermont. “Siamo nel 1988 ed era la prima volta che andavo a “tirar bordi” tra le isole dell’Egeo con Anna Maria e un gruppetto di amici. Abbiamo noleggiato due belle barche a vela, senza skipper, ad Atene ed abbiamo fatto un bellissimo giro”.

Gianni Cocco – Egeo (1)

Nella prima edizione di CuneoVualà del maggio 2013, realizzata in collaborazione con l’Associazione Matite in Viaggio, Gianni Cocco espose il carnet “Egeo: diari di bordo” e questa era una delle pagine mostrate. Di particolare importanza non solo per il richiamo fondativo della nostra rassegna, ma per la qualità originale d’invenzione linguistica che accompagna l’immagine. Cocco si è calato nei panni di un veneziano di molti secoli fa nella parlata in grammelot con cui accompagna i disegni che acquisiscono un surplus di espressività musicale in grado di comunicare suggestioni. Testo e figura sono un unicum nati cosi: “nei periodi di riposo tra i miei turni al timone, ho fatto dei disegni. Avevo solo una matita e pochissime quelle colorate. Questa è la prima pagina di un album che conservo con grande emozione. La didascalia riportata è fatta con un linguaggio…inventato al momento”. Proprio come esiste un’infinità di viaggi che si possono raccontare disegnando, esiste anche un’infinità di parole che si possono inventare disegnando. Il primo passo è sempre quello di lasciare che l’affabulazione si mescoli con l’immaginazione.

Gianni Cocco – Egeo (2)
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