[rubrica a cura di Ivana Mulatero, ideatrice e curatrice della rassegna CuneoVualà]
Nelle passate edizioni di CuneoVualà si sono documentate una molteplicità di tipologie di taccuino di viaggio disegnato, dal tradizionale carnet al diario intimo, dal carnet libro d’artista all’album dei ricordi, dal carnet libro d’ore secolarizzato al taccuino-scultura e così via, esito di una varietà interpretativa declinata con strumenti e materie non usuali. Ma esiste anche la miscellanea che non obbedisce a nessun criterio definito a priori. “…in questo lungo periodo di semiprigionia – dice Antonella Stillone – non ho seguito un filo conduttore, ma mi sono fatta trascinare dalla passione momentanea”.
“Queste immagini rappresentano una rigogliosissima orchidea rosa, fiorita nella mia veranda e ritratta il giorno di Pasqua 2020”.
Poi è stata la volta di un Amaryllis rosso-amaranto.
“Coloratissimi cavolfiori palermitani” che attirano la nostra attenzione come pozze colorate d’acquerello contenute in una visuale ristretta e sgranata. Planiamo su di essi come moscerini e ci facciamo irretire dai verdi delle forme, dalle variazioni delle luci sulle foglie e dai bianchi come feritoie. Del resto, e lo sapevano già gli antichi, si riesce a conoscere un soggetto molto più a fondo quando lo si disegna.