[rubrica a cura di Ivana Mulatero, ideatrice e curatrice della rassegna CuneoVualà]
Matera, Capitale Europea per la cultura nel 2019 riverbera nei pensieri di Elena e Claudio Monaco e li raggiunge come quelle esperienze che ancora non smettono di fermentare suggestioni, idee e nuovi percorsi, seppure cauti e circospetti tra le mura dello studio. Cosa è successo di Matera nel filtro della memoria di Elena che ha riportato su tavola un arco antico e un’insegna?
“Nei mesi di sosta forzata, mio fratello ed io abbiamo pensato di riprendere il progetto di un carnet su Matera in modo da evadere dalla clausura recuperando ricordi di un bel viaggio. Ci siamo basati su appunti scritti, fotografici e schizzi fatti in loco”. Chi, come Claudio, è stato alle prese con una incisione del 2019…
Elena sta invece intervenendo sul bianco luminoso del foglio per radunare frammenti di luoghi visitati e di persone incontrate. I due fratelli Monaco stanno da mesi cercando una nuova forma all’esperienza di reportage differita nel tempo su Matera, frutto di rinegoziazioni di memorie e anche di coordinamento. Con schiettezza, dicono, si commenta e si litiga sui lavori mediante Skype, “uniformandoci forzatamente ad un mondo Telematico – dice Elena che scrive la T maiuscola per darci l’idea dell’alterità di una selva oscura di dantesca memoria per chi, come lei, crede solo nella matita – in altre situazioni avrei rifiutato, ma di necessità devi fare virtù. È comunque un work in progress ancora provvisorio”.