Donatella Minessi, Ippocrene

 

  1. Ferro e plexiglass, h 300 x 150 x 100 cm.

9° Concorso “Scultura da Vivere”, 2005, tema: “Olimpia”.

Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.

Ubicazione scultura: Cuneo, C.so Dante 60.

 

Il mistero dell’antico e un costante rimando a dei ed eroi dell’antichità classica si riversano in una interpretazione complessa del mito che rivela anche l’inevitabile incontro con la modernità. La scultrice rievoca la figura di Pegaso, il cavallo alato disceso sul monte Elicona  che aveva fatto sgorgare la celebre fonte detta Ippocrene, ovvero la “fonte del cavallo”, intorno alla quale le Muse si riunivano per cantare e danzare. Il corpo di Pegaso non è interamente rappresentato, ma ci sono solo le due ali poste sulla sommità di un’alta stele ricurva. La sinuosa intelaiatura metallica dal vago gusto Liberty entro la quale sono incastonate delle placchette in plexiglass scaldato e deformato di colore blu, riflette il valore simbolico delle ali. Con esse si allude al volo della fantasia dell’uomo contemporaneo con i suoi desideri di abbeverarsi alle fonti del mito e della poesia.

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