IL RITORNO NEL GIORNO impronta di grafite sulla sabbia d’Egitto di Sighanda, personale di Dominique Fidanza, in arte Sighanda, carnettista, cantante e illustratrice.
Inaugurazione domenica 16 ottobre, ore 17.
Prosegue l’appuntamento annuale con gli appassionati e gli interpreti del carnet di viaggio disegnato e narrato, richiamati a Cuneo come di consuetudine in concomitanza con la Fiera Nazionale del Marrone grazie alla 10° edizione della rassegna CuneoVualà organizzata dalla Fondazione Peano su ideazione e cura di Ivana Mulatero.
Dopo aver raggiunto notorietà internazionale nel settore dei taccuini di viaggio grazie all’International Michelin Cities Network svoltosi a Clermont Ferrand nell’autunno 2021 con le tavole e le pagine dedicate alla città dei sette assedi firmate da Sighanda, Cuneo acquisisce la consapevolezza che il patrimonio in essa custodito, naturale, storico, artistico e di civiltà, trovi negli autori dei carnet importanti interpreti per uno sviluppo futuro di inedite narrazioni visive e testuali in grado di attrarre nuovi pubblici.
La 10° edizione della rassegna CuneoVualà conferisce alla città la notorietà di fondamentale centro italiano vocato alla promozione e al sostegno di questa particolare forma d’arte, attraverso la consonanza con analoghe manifestazioni quali il “Rendez-Vous du Carnet de Voyage”, “Matite in Viaggio”, “Autori Diario di Viaggio”, “Palermo dal mare”, con la preziosa collaborazione con Alliance Française di Cuneo e l’Association Il Faut Aller Voir di Clermont Ferrand e con le convenzioni formative con diverse scuole del territorio piemontese.
Dal 16 ottobre 2022, la Sala al primo piano della Fondazione Peano ospita la mostra: IL RITORNO NEL GIORNO impronta di grafite sulla sabbia d’Egitto di Sighanda, personale di Dominique Fidanza, in arte Sighanda, carnettista, cantante e illustratrice che vive e lavora tra Francia, Svizzera e Italia.
La sezione monografica della decima edizione di CuneoVualà, dopo le precedenti personali dedicate ad autori riconosciuti come Giancarlo Iliprandi, Stefano Faravelli, Lorenzo Dotti, Cécilie Filliette e Roberto Malfatti, presenta la mostra personale di Sighanda con un concept originale modellato sull’idea di ricreare, nello spazio espositivo, i suoi itinerari compiuti tra la piana di Giza, la necropoli di Saqqara e le visite ai due musei del Cairo e di Torino. Una cinquantina tra disegni originali, taccuini, tavole, gigantografie, immagini sagomate, mappe acquarellate e oggetti indicativi dell’intera filosofia che presiede il suo ideare e comunicare, con il carnet, un’antica attitudine che si riaggiorna al suo cospetto. Sighanda, infatti, ha inteso attualizzare un confronto diretto con la cultura egizia, antica e contemporanea, visitando a più riprese i luoghi originari dove sono presenti le tombe dei faraoni, riportando da questi viaggi i bozzetti che sono stati premessa per le successive tavole e opere su tela realizzate in atelier.
Al cospetto della civiltà egizia, Sighanda recupera un “modus operandi” che risale al principio del XIX secolo, dove l’interesse per i mondi lontani favorisce la nascita di un nuovo genere pittorico dedicato all’orientalismo e spinge artisti come Eugène Delacroix, William Turner, Henri de Toulouse-Lautrec, ma anche artisti italiani al seguito di spedizioni diplomatiche, come Carlo Oreste Strocco, Antonio Testa, Alberto Pasini, Stefano Ussi ed Enrico Junck (senza dimenticare sul principio del XX secolo, Henri Matisse e Paul Klee), a dedicare ampio spazio alla creazione di originali diari di viaggio disegnati, ora conservati nei Gabinetti di Disegni e Stampe di numerosi musei italiani e stranieri, che sono alla base di successive rielaborazioni confluite in composizioni pittoriche realizzate su tela all’interno della dimensione dell’atelier.
Le impronte di grafite sulla sabbia egizia, come recita il sottotitolo della mostra, sostanziano e danno corpo visivo all’immediatezza e verità dei soggetti appuntati da Sighanda sulle pagine dei diari che eseguiti a mano libera e in rapide sedute, ne restituiscono l’interezza e la complessità misteriosa dell’antico Egitto. Il segno della china nera o la traccia del pennello intinto nell’acquerello sono talvolta leggeri, sottili, quasi minuziosi, o talvolta più densi, come a suggerire corposità di dettagli particolari, statue e amuleti, scorci di piramidi e manufatti per i rituali della mummificazione e dell’imbalsamatura, corredi funerari e particolari decorativi, il tutto osservato e reso attentamente, in un approccio, evidentemente mentale oltre che grafico, insieme fedele e curioso, partecipe. “Quasi dei fotogramni sui territori attraversati”, questi disegni sono imperdibili documenti storici, affascinanti per sapienza di tocco e verità di ispirazione, e arricchiti dal valore che l’artista viaggiatrice ha saputo conferire a questa particolare pratica espressiva in relazione alla sua opera d’atelier, come primigenia fonte emozionale, ancora pregna di vita, del motivo raffigurato. Il titolo stesso della mostra “Il Ritorno nel Giorno” allude alla traduzione dell’antico testo funerario egizio, “Il Libro dei morti”, una raccolta di testi che insiemi ad altri frammenti di papiri sopravvisuti, come il “Diario di Meier” (Museo Egizio del Cairo), sono gli antesignani dei moderni carnet de voyage.
Tra gli antecedenti illustri, non si possono dimenticare i fogli del padovano Giovanni Battista Belzoni (1778-1823) affiancato da Alessandro Ricci, che costituiscono ancor oggi una straordinaria testimonianza di come il disegno di viaggio sia stato affrontato non solo dagli artisti di formazione accademica e tradizionale, ma anche da esploratori ed eruditi, che hanno trasmesso viva testimonianza delle prime sistematiche scoperte archeologiche nell’antico Egitto.
Per tutta la durata della mostra sarà proiettato in anteprima assoluta il video “Il Ritorno nel Giorno. Sighanda, impronte di grafite sulla sabbia d’Egitto” (2022) prodotto da Desjours&deslunes che illustra in pochi minuti la straordinaria bellezza di una civiltà ormai scomparsa vista dagli occhi dell’artista intenta a riprodurre su carta, come una vera esploratrice di altri tempi, le affascinanti Piramidi della piana di Giza e della necropoli di Saqqara, per poi dirigere il suo sguardo da viaggiatrice al Museo del Cairo. I suoni e le voci che accompagnano le bellissime immagini sono stati creati da Sighanda.
Dominique Fidanza, in arte Sighanda, nasce nel 1979 a Bruxelles, negli anni ’90 si trasferisce per un lungo periodo in Sicilia. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Palermo, Brera e Firenze dove consegue il diploma in Tecniche dell’Incisione. Nel 2005 vince una borsa di studio indetta dal Ministero degli Affari Esteri e soggiorna a Lussemburgo presso il CEPA Cercle Européen pour la Propagation des Arts. Nel 2006 si trasferisce a Parigi per coltivare un’altra grande passione, la musica. Lavora alla realizzazione del suo primo disco da solista intitolato “Solipsiste”, prodotto dalla Universal Music France, con un album che esprime sonorità pop-folk a cui fa seguito un secondo disco realizzato a Barcellona che è un “viaggio verso sonorità mediterranee”. In occasione dei suoi frequenti spostamenti, Sighanda crea una serie di carnets de voyage, dove immagini estemporanee fissano su carta impressioni ed esperienze vissute in viaggio. Nel triennio 2011-2013 la commissione della Biennale du Carnet de Voyage di Clermont-Ferrand, seleziona i quaderni di viaggio dell’artista. Nel 2013 vince il primo premio al concorso Autori Diario di Viaggio a Ferrara e nello stesso anno fa parte del progetto francese “Pluribus”, diretto da Michel Fugain e Pierre Bertrand (Paris Jazz Big Band). Nel 2014 l’artista realizza una mostra personale nel prestigioso museo Hermann Hesse a Montagnola, in Ticino, con un quaderno di viaggio intitolato: “Hermann Hesse, una mitologia del Ticino – l’ultima estate di Klingsor”. Nel 2017 la stessa mostra verrà ospitata al museo Hermann Hesse a Calw, Germania.
La rassegna CuneoVualà presenta in concomitanza, nella Sala Ipogea, la collettiva CARNET D’EGITTO, con autori dei carnet de voyage. Segue comunicato.
Nel programma della rassegna sono previsti laboratori al Rondò dei Talenti (“Il papiro dei sogni” il 23/10 e il 13/11 2022) e una serie di conferenze.
La rassegna CuneoVualà rimarrà aperta fino a domenica 13 novembre 2022 con il seguente orario:
da giovedì a domenica ore 15.30-18.30. Ingresso gratuito.